I rintocchi del Cremlino. [APHetalia]

[Russia/China] Rosso.

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  1. Eris±TheCrow
     
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    Quelle calde e fredde atmosfere europee.
    Gelide, avide di neve e fiocchi deleteri di rugiada, di pioggia cristallizzata sulle pareti delle torri, delle casupole, delle regge degli oramai remoti Zar. Consapevole onniscienza di un Dio che i dipinti della Chiesa dell’assassinio mostrano nella totale ed assoluta sacralità, di un Dio che getta l’alto sguardo su ombre confuse drappeggianti un atrio completamente vuoto. Una caligine densa quella che s’insinua per le mura fatte di mosaici d’arte e di guerra, quella che plasma arabeschi di ironia e che si risolleva infine agli occhi degli ignari spettatori, annebbiandoli.

    Una mano dalle venature incerte, dalla posa eterea ed insoluta, con strenua titubanza ne stringe un’altra, ossuta e dal tocco sicuro.

    Il lieve brusio di note ignote, che picchiettano sulle variopinte cupole al di sopra delle loro teste, incede lento con l’abbozzo di pensieri d’inguaribile pathos: è il suono di un piano, dalla melodia infelice, che avvolge una sciarpa di panno bianco, ed una macchia di rosso sul pavimento della campata.
    Odore di sangue rappreso, dall’acre fragranza di morte, aleggia in ogni dove, lasciando spazio ad odi di gemiti ed orgasmi, che si consumano sul focolare di quella passione celata.

    Delle ciocche bigie carezzano un volto dai tratti puliti, mentre due profili si sfiorano l’un l’altro, in un attimo evanescente, prima di una pausa silenziosa di battito ed alito. Le labbra sono serrate in una stretta dalla foga crescente, che travolge gli arti dei due corpi: i bacini si sfiorano, uno contro l’altro, disegnando spirali e dolci volute che si muovono all’unisono fra sussurri di cupidigia. Nudi, spogli come Eva ed Adamo sul giardino dell’Eden, come Lilith al cospetto di Caino, come figli della proibizione: la mano di Ivan sfiora il ventre di Yao, il viso scivola sino a questo, lasciando che la bocca, lentamente, si sazi di lembi di pelle bianca e…rossa.
    -Al di sotto della costola, un taglio netto sulla cute dell’asiatico, un macabro e perverso atto di follia dell’altro uomo: i contorni nitidi di un girasole, scavato sulla superficie, ad accentuare il sorriso sulle labbra del russo.-
    Lambisce ancor più giù, quella follia, mentre Yao inarca il collo sulla nota di un Do minore; i corpi s’avvinghiano, premendo con ardore, senza fine, senza pausa per quelle figure che si agitano nel rintocco delle tre del mattino.

    Mio.

    Quel tono egoista, che invade l’arcata di un’atmosfera di pazzia. Pazzia…di eros e rimpianto.
    Il membro di Ivan scivola nell’orifizio di Yao, mentre i palmi dell’orientale cingono con forza premente quelli di lui. Del suo. Per una notte, del suo lui.

    Cos’è la blasfemia di un amore che si placa sui gradini di un altare? Di un fitto desiderio che volge al culmine della propria contenenza? Come i figli del peccato, i due, consumarono l’anelito del piacere. Per una volta, un’altra ancora.
    La foschia dei loro respiri abbracciava quelle raffigurazioni bibliche e gli occhi di Dio, che adocchiava i due con severo ribrezzo, tralasciando le glosse dell’Inverno di Vivaldi che rimbombavano fra amplessi e sofferenze: la chiazza rossa era sangue, era abito di seta preziosa e bramosia di due bianchi addomi che non si sarebbero sfiorati un’altra volta.

    Quelle calde e fredde atmosfere europee.
    Roventi come ferro appena forgiato, a tendere la trappola di una guerra che sarebbe stata sin troppo vicina.
    A donare trasgressioni speziate di insana e ed agrodolce voluttà.
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    Voilà. Direttamente dall'orrido antro che è la mia mente. (:
     
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  2. Amy_Vampire
     
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    Mio dio.... è... sublime.

    Sai scrivere in modo davvero favoloso senza risultare pesante da leggere. complimenti
     
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1 replies since 21/12/2009, 16:37   67 views
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