Un semplice momento (Death Note)

yaoi, vm18, Matt/Mello

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  1. _-Liris-_
     
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    Note di inizio storia: Dovrei studiare e continuare altre mie fanfic senza contare la sceneggiatura e il libro richiesti dal mio professore ç.ç Di getto però ho voluto scrivere questa storia.
    Spero vi piaccia.

    Titolo: Un semplice momento.
    Serie: Death Note.
    Autore: _-Liris-_
    Rating: Arancione/Rosso (vm18)
    Genere: Sentimentale, erotico.
    Avvertimenti: What if?, yaoi, one shot.



    ***


    De rumori vicini e fastidiosi destarono il suo sonno. Intensi e martellanti come fossero gocce d’acqua su un tegame rovesciato.

    “Aprimi stronzo!”

    Parole che martellarono nella sua testa già abbastanza scossa dai rumori improvvisi. Una voce impertinente che il proprietario di casa ben conosceva. Aveva subito capito chi fosse dalla voce fine, cambiata per chissà quale ragione e mista ad un tono stridulo e roco al contempo. Mai si sarebbe aspettato che proprio lui sarebbe giunto sin lì a bussare alla sua porta, specie in quel modo tanto rozzo.
    Melo, da che ricordava, era un ragazzo dai lineamenti gentili e quasi dolci, con i capelli biondi e ben curati in un baschetto preciso. Non aveva paura di nulla, neppure della morte, solo il timore di essere considerato secondo al suo acerrimo rivale Near lo tormentava.

    “Allora? Muovi quel culo deficiente!”

    Disse ancora e nervosamente mentre batteva il pugno chiuso contro quel legno logoro che lo divideva dall’appartamento di Matt, il quale non riusciva mai ad ignorare il suo vecchio compagno di orfanotrofio ed accettava di buon grado l’essere inferiore a lui per intelligenza ed abilità.
    Si alzò velocemente scostando le coperte di lana grezza dal suo corpo vestito per metà e, a torso nudo andò all’ingresso poco istante, invitando con un semplice gesto il suo ospite ad entrare.

    “Cosa ti porta da queste parti Mello?”

    Domandò senza guardarlo in volto, con le spalle posate addosso al muro ricoperto da una carta da parati per metà tolta. Tutto appariva così tremendamente in decadenza da far rabbrividire lo stesso Mello se non fosse stato per un piccolo particolare: la ferita che lo tormentava.
    Nel notarla il moro allargò lo sguardo sconvolto e si precipitò dal suo vecchio compagno di avventure, tirandolo sin dentro il suo logoro appartamento.

    “Mello ma che cazzo hai fatto? Cos’è questa ferita? Come te la sei procurata?”

    Domandò agitato mentre scostava i suoi biondi capelli per metà rovinati dalle fiamme dal volto in parte sfigurato. Ai suoi occhi non poteva che apparire ugualmente magnifico nonostante quel segno che ne deturpava l’angelica bellezza.

    “Aiutami e zitto! A cosa servono tutte queste domande?”

    Disse un po’ a fatica chiudendo gli occhi castani e lasciandosi scivolare finalmente in un sonno agitato tra le braccia del suo amico. Già, amico, perché l’amicizia non poteva essere interrotta semplicemente con un allontanamento momentaneo. Mello sapeva dove si era rifugiato Matt dopo la fuga dalla Wammy’s House e finalmente si era degnato di andarlo a trovare anche se per proprio interesse.
    Il suo piano era andato in fumo, i suoi collaboratori erano morti e lui aveva rischiato la loro stessa fine.

    ***


    “Matt!”

    Allungò il braccio privo di ustioni verso il moro, afferrandolo per la camicia che aveva da poco indossato. Mello aveva le lacrime agli occhi e, proprio a causa loro, vedeva offuscato tutto ciò che gli si parava dinnanzi.
    Si rese presto conto della situazione equivoca in cui si era andato a cacciare: era svenuto come una femminuccia tra le braccia del suo amico ed ora piangente aveva invocato il suo nome cercandone la vicinanza. Quella poteva essere classificata come una delle cose più umilianti della sua vita.
    A malincuore dovette abbandonare la presa e subito dopo distolse lo sguardo.

    “Ma guarda… ora mi chiami anche nel sonno con tanto i lacrime. Ti sono mancato tanto Mello?”

    Si capiva benissimo che Matt non diceva seriamente e che quelle parole erano nate per sdrammatizzare in quella situazione complicata ma era anche ovvio che Mello non avrebbe accettato lo scherzo rimanendo in silenzio, senza ribattere.

    “Stronzo non dire assurdità. Chi ti chiama nel sonno eh?”

    Disse cercando di sembrare minaccioso, puntellandosi sui gomiti e gemendo appena per la ferita al braccio sinistro, si voltò a guardarla e finalmente capì che Matt era stato così gentile da curarlo senza bisogno di indicazioni. Il braccio era interamente fasciato così come parte della sua testa.

    “Stavo scherzando.”

    Si difese subito il padrone di casa, alzandosi dalla brandina sulla quale aveva adagiato il suo vecchio amico. Il silenziò tornò subito sovrano, un silenzio così assordante per Mello.

    “Grazie delle fasciature.”

    Mormorò guardando le bende candide che ricoprivano il suo braccio -giro dopo giro con una maestria quasi medica- non potendo fare altrettanto con quelle del viso. Matt che viveva in quella catapecchia si era preoccupato di uscire per procurarsi dei medicinali con i quali curare Mello, tutto ciò era molto commuovente ma il biondo non aveva intenzione di assomigliare ancora di più ad una povera fanciulla in cerca d’aiuto poiché era un ruolo che proprio non gli si addiceva.

    “Questo buco puzza Matt!”

    Lo rimproverò subito dopo voltandosi sul lato destro del proprio corpo, quello rimasto illeso nell’esplosione.

    “Non hai proprio intenzione di dirmi nulla eh?”

    “No.”

    E nuovamente il silenzio calò nell’ambiente leggermente maleodorante.

    “Eppure è passato così tanto tempo.”

    “Sei il solito sentimentale Matt. Non rivanghiamo il passato, ho da compiere un’importante missione nella quale sono sicuro di vincere. Near rimarrà molto scosso dalla sconfitta.”

    Disse sorridendo appena per poi lasciarsi andare ad una piccola risatina, sobbalzando subito dopo aver sentito il peso di Matt creare una conca sul letto. Riconobbe la sua ombra che si infrangeva sulle lenzuola umide del letto sul quale era adagiato e capì che Matt lo stava guardando da una strana posizione.

    “Che cazzo fai?”

    Domandò secco voltandosi minaccioso ma quello che vide fu un semplice sorriso: caldo, solare, dolce e rivolto a lui. Le sue labbra vicine e il suo respiro tiepido che si infrangeva contro il prorpio.

    “Che fai?”

    “Mi approfitto di te.”

    Disse appena, quasi giocosamente prima di posare le sue labbra su quelle del biondo coinvolgendolo in un bacio che risultò sin da subito passionale, per lo meno da parte del moro.

    “Ahia cazzo!”

    Gemette poi allontanandosi dalle sue labbra, Mello aveva morso la sua lingua.

    “Così impari razza di imbecille! Ti sembro una donna io? Mi fai schifo.”

    Ringhiò a denti stretti prima di voltarsi nuovamente su un fianco, aveva il batticuore. Mai si sarebbe aspettato una cosa del genere da Matt.

    “Lo so che sei un uomo Mello. Non devi dirmelo tu cretino che non sei altro! Guardami in faccia se hai il coraggio. Prima vieni a bussare alla mia porta e poi ignori i miei gesti dopo che ti ho curato? Forse nella tua testa c’è spazio per un unico pensiero: Near.”

    “Stai forse insinuando qualcosa?”

    Non riuscì a dire altro perché Matt aveva preso a baciarlo con piccoli tocchi sulla spalla destra rimasta scoperta dalle fasciature.

    “Sto male Matt. Smettila.”

    Riuscì ad ammetterlo infine, con un tono basso e quasi disperato, ma Matt non sembrò fermarsi. Ciò che era sicuro era che non sarebbe stato in grado di fargli del male, stava solo dimostrando quel suo amore malato di cui era sempre stato invaso sin dall’adolescenza.

    “Come faccio a smetterla? È proprio perché stai male che voglio distrarre la tua mente, che voglio coccolarti.”

    “Non dire idiozie Matt non ho bisogno di queste tue ‘coccole’.”

    Disse appena chiudendo gli occhi e lasciandosi inconsciamente andare a quei baci. Non era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, di solito sapeva bene come gestire se stesso ma mai avrebbe immaginato che a provare certi desideri nei suoi confronti fosse proprio un suo amico.
    Lento e sensuale sentì scorrere Matt lungo il suo petto glabro, carezzandolo con labbra umide ed ardenti scendendo verso il suo ventre.

    “Matt per favore… smettila.”

    Mormorò carezzando i suoi capelli dai riflessi rossicci ed inarcando poi la testa quando lo sentì baciare la sua virilità. Arrossì appena mentre un gemito acuto scivolò dalle sue labbra dischiuse.

    “Matt.”

    ***


    La personificazione di un’unione disperata che, senza alcun capo ne coda si svolgeva nel vuoto.
    Gemiti ed ansiti che uno dopo l’altro rendevano calda quella stanza fredda ed umidiccia.

    “Attento. Se mi fai male ti uccido Matt.”

    Disse seccò ad un tratto, il petto si alzava e si abbassava velocemente e i suoi occhi lucidi erano tenuti chiusi per celare quelle emozioni all’altro.
    A quel punto Matt decise di tentare, lo prese lentamente, cercando di non farlo soffrire ma questo era impossibile.

    “Cazzo Matt, esci subito!”

    Gemette Mello aprendo gli occhi e mostrando quantomeno l’unico scoperto dalle bende dal quale scese una lacrima.

    “Mello…”

    “Ti ho detto di uscire subito dannazione!”

    “… ti prego.”

    Non riuscì a ribattere ancora, l’eccitazione pulsava nelle sue vene e martellava nella sua testa incessantemente. Cercò di rilassarsi contro il materasso per permettere a quel corpo estraneo di entrare tranquillamente in lui, provò ad aiutarlo non contraendo il muscolo dei glutei ma il dolore lo pervase ugualmente.
    Svanì appena o quantomeno si alleviò dopo qualche minuto e presto venne unito al piacere di quello strano attrito contro il suo sesso. Le movenze di Matt lo eccitavano e lo facevano rabbrividire al contempo.

    “Si…”

    Fu il suono che gli sfuggì dalle labbra prima di sentirsi pieno del piacere di Matt. Una sostanza vischiosa chiamata sperma che macchiava la sua intera esistenza con una nuova domanda.
    Venne a sua volta con un tenue singhiozzo.

    “Ti amo Mello.”

    “Lo sapevo… forse.”

    Disse in un mormorio il biondo prima di addormentarsi.

    ***


    Note di fine storia:
    Eccomi qui, la storiella è finita ed io mi ritengo molto soddisfatta X3
    E’ solo la stesura di parte di un mio sogno ^^
    Grazie a tutti per aver letto.
     
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  2. Giu-chan
     
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    awwww **
    non mi interessa del ritardo ma te lo devo dire...è bellissima ** voglio un continuo **
     
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1 replies since 23/8/2009, 19:39   124 views
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