Solo un istante (Angel Sanctuary)

yaoi, vm18, Rosiel/Catan

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  1. _-Liris-_
     
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    Solo un istante...


    Note:
    Onestamente parlando non avevo molta intenzione di scrivere questa fanfiction. Il fatto è che non sono riuscita a frenare il mio istinto e come vedete mi ha portata in fine a scrivere quello che avevo in testa. Spero che non sia poi tanto oscena... eventualmente non prendetevela con me ma alle sensazioni che mi danno "Mater Tenebrarum" dei Theatres Des Vampires e "Tsuki no Kaasu" l'opening di Loveless mentre leggo Angel Sanctuary ù.ù
    Perciò siate clementi... perchè ho da scrivere anche due sceneggiature per due cortometraggi e vi assicuro che non è un lavoro 'simpatico' XD anche perchè non ho intenzione di scriverne una ma purtroppo sono ordini superiori ai quali non posso che sottostare ù.ù *da testate al muro nel rattempo* sinceramente odio stare con le spalle al muro e dover fare una cosa per forza ç.ç
    Questa fanfiction è una Rosiel/Catan dovuta alla mia immaginazione e ai pochi numeri fin'ora letti di Angel Sanctuary (purtroppo non sono mai riuscita a trovarli tutti ed ora che li ho mi sono messa sotto con la tettura, che gusto ci sarebbe stato ad interromperla per irprenderla qualche numero dopo? ù.ù).
    E' ambientata nell'ottavo numero di Angel Sanctuary della collana originale (non l'edizione Gold... anche perchè li non so in che volume si trova questa scena).
    Avviso: per chi sta seguendo la ristampa Gold credo che si possa trattare di una sorta di spoiler questa fanfiction (una sorta poichè è la rielaborazione di una scena e si accenna vagamente a qualcosa che era gia accaduto perciò vi avviso eh?!)
    Buona lettura, perdonatemi se comemtterò degli errori ù.ù
    E grazie tante per l'attenzione e il tempo che mi state dedicando ^^

    ****


    Immense et rouge
    Au-dessus du Gran Palais
    Le soleil d'hiver apparait
    Et disparait
    Comme lui mon coeur va disparaitre
    Et tout mon sang va s'en aller
    S'en aller à ta recherche
    Mon amour
    Ma beauté
    Et te trouver
    Là où tu es


    (Da Prevert, Poesie d'amore, "Immense et rouge")


    "Non si è fatto... male...?"

    Era forse un tenue stupore quello che si poteva scorgere nei suoi occhi dorati? Le sue labbra leggermente dischiuse come un fiore in boccio dai petali rosei volevano forse celare un sentimento tanto effimero quale la sorpresa che, se visto dalla prospettiva di iridi color miele, appariva come qualcosa di imperdonabile. La sua figura era impalpabile, come fili d'erba di un giardino immaginario scossi dal vento e costellati da numerosi fiori scarlatti.

    "... sei pesante. Togliti da sopra... sei il solito tonto."

    E questo è il momento in cui lo stupore si affievoliva fino a scomparire, ritornando nelle sottili membra di colui che l'aveva liberato per pochi istanti, colui che aveva il volto del colore delle perle, incorniciato da capelli splendidi che, come fili argentati, venivano sospinti dal flebile sussurro del vento. Esso sospinge l'anima altrui verso chissà quale destino donando un senso di timore ed indecisione. Il colore dell'illusione e dell'irrealtà tinge i capelli dell'angelo più bello ed insicuro dei cieli, il cui animo piange rinchiuso in una prigione di spine.

    "Ho una domanda da farti."

    La stessa eterrea voce del magnifico angelo dai lunghi capelli argentei si fece nuovamente sentire dopo qualche attimo di silenzio che permise al suo proprietario di agire più velocemente per scostarsi dal corpo nudo del sottoposto. Pelle del color dell'avorio spiccava senza alcun segno mentre lo sguardo di Rosiel vagava altrove e le sue spalle si volgevano a Catan, rese perfettamente dritte ed ancora più esili dal tessuto decorato che le avvolgeva erano rivolte verso Catan. Gli occhi di zaffiro avevano trovato un ostacolo che li separava da quelli del color del miele, così che non avrebbero potuto scorgere il sentimento che per un istante era balenato in quelle eteree iridi dal colore insolito.

    "Io... sono bello?"

    Mormorò muovendo tenuemente le sue labbra rosee mentre il pensiero delle terribili parole che gli erano state rivolte poco prima lo tormentava, muovendosi nella sua testa come una litania.

    "Si, lei è bello, così bello che non sembra una creatura di questo mondo... lo splendore del signor Rosiel non si offuscerà mai."

    Fu l'immediata risposta di Catan che non aveva smesso per un istante di seguire le linee tracciate dalla stroffa morbida sulla schiena di Rosiel. Al suono così familiare di quella voce che ripeteva parole lusinghiere, l'angelo più bello di tuttii i cieli si voltò, sentendo quasi il proprio cuore scoppiare, colmo di numerosi e contrastanti sentimenti che lo rendevano più umano degli umani stessi. Questo accadeva agli angeli, così simili -anzi forse peggiori- degli abitanti della terra.

    "Dimmelo ancora... queste parole non hanno senso se non vengono dette da te."

    Le ciglia dalla curvatura perfetta celarono ben presto gli occhi dorati di Rosiel mentre lo stesso si lasciava cadere tra le braccia del suo sottoposto. Era così tanto affezionato a lui, indissolubilmente legato da un filo invisibile che teneva uniti i loro pensieri ed i loro cuori. Catan era parte di Rosiel... e Rosiel amava Catan, forse.

    "Nessun altro che te! Dimmelo in modo che non senta la voce degli altri! Ripetimelo..."

    E la sua voce si fece più fina, più volubile fino quasi al capriccio, un capriccio disperato racchiuso in parole infantili.

    "Lei è bello!"

    Rispose Catan a quella richiesta, senza battere ciglio, fissando il corpo esile di Rosiel che si stringeva al suo quasi con possesso, convulsamente. Si rendeva ben conto che non avrebbe potuto fare altra scelta se non quella di seguire il suo signore macchiando ancora le sue mani di sangue.

    "Ancora! Con più passione!"

    Disse Rosiel con la stessa inclinazione della voce, emozionato ed ansioso al contempo, sentendo quasi una morsa nel petto straziare il suo cuore e legare il proprio stomaco per farlo soffrire. Erano le lacrime quelle, avrebbe voluto piangere poiché, anche se non l'avrebbe voluto ammettere, Catan era tanto importante per lui da farlo irritare, arrabbiare e preoccupare. Aveva davvero avuto paura di perderlo... aveva davvero sperato che non accadesse e l'aveva tenuto il più possibile al sicuro per fargli riacquisire la propria forma, liberandolo del tormento dell'indecisione che era dilagata in lui nel momento in cui la piuma del suo Signore gli era stata forzatamente fatta ingerire per non permettergli di morire.

    "In questo mondo non esiste nessuno bello come lei."

    "Ancora, gridalo forte! Ancora!"

    Ed ancora una volta dalle labbra socchiuse del suo signore, Catan si trovò presto ad udire quelle parole mentre le sue mani candide si tringevano alla pelle fredda della sua schiena, avvicinandolo a se con disperazione, cercando di imprimere il senso di possesso sia nella mente di Catan che nella propria.Tteneva il volto sul affondato nel suo petto, non voleva alzare lo sguardo quando ancora non era riuscito a domare la sensazione che gli stringeva il cuore. 'Mio, mio... lui è mio, la sua voce è mia, il suo amore è mio...' continuava a ripetersi tenendo gli occhi serrati.

    "I capelli ondulati che brillano come cristallo e la pelle del colore delle perle..."

    "Ancora!"

    In quel momento le unghie di Rosiel si conficcarono inconsciamente nella schiena liscia del suo sottoposto, fu quello il punto in cui catan decise di farla finita, rassicurandolo nonostante avrebbe volentieri continuato a ripetere quelle parole all'infinito... aveva intenzione di fargli capire che era accanto a lui e che ci sarebbe stato sempre. Rosiel non aveva bisogno solo di sentirsi dire che era bello, inconsciamente soffriva, aveva paura dell'abbandono e della fuggevole bellezza. Aveva timore che, senza di essa, non sarebbe mai potuto essere amato.
    Poi sentì le sue labbra tiepide e schiuse sul suo petto, la sua la lingua scorrere attorno al proprio capezzolo turgido a causa del freddo e della ravvicinata distanza con il suo signore. Rabbrividì.

    "Sto bene... io non vado da nessuna parte. Non mi perderò mai più."

    "Mai più..."

    Mormorò l'angelo dai lunghi capelli argentei continuando a baciare il petto dell'altro per lungo tempo, alzando il prorpio sguardo su di lui, fissando i suoi occhi del colore dello zaffiro con i propri dorati, tenendo le labbra socchiuse in un'espressione sensuale ed ingenua, pura e peccaminosa.

    "Perciò ora dimostramelo."

    "In che modo?"

    "Con una promessa, con un patto. Indissolubile."

    "Le giuro signor Rosiel... che non..."

    La sua frase non riuscì a terminare poiché Catan non ebbe modo di pronunciare le altre parole che l'avrebbero spinte al giuramento. Non era quella la promessa che desiderava Rosiel, lui ne voleva una indissolubile,perciò si sarebbe concesso con tutto se stesso alal persona verso la quale propvava un sentimento davvero forte, o almeno questo era quello che desidervava con tutto se stesso. Le sue labbra rosee erano così morbide e setose, profumavano di pesca ed erano altrettanto deliziose, ma il parere di Catan era ben diverso, quando mai avrebbe potuto gustare frutto più dolce? Ne sarebbe mai esistito uno in grado di eguagliare quella sensazione provata durante il bacio del suo signore?
    No, probabilmente non ci sarebbe mai stato un tale frutto tanto malizioso e casto al contempo. I suoi gesti erano così puri ed eterei... un contatto di labbra e lingue sarebbe mai potuto essere tanto bello come quello che stava vivendo in quel momento?
    Senza dubbio Catan avrebbe risposto che non vi era e che mai vi sarebbe stato.

    "Dimostralo. Dimostra il tuo amore. Dimostra la tua devozione."

    "Io..."

    "Sono bello Catan?"

    "E' bellissimo, splendido, sublime... signor Rosiel..."

    Rosiel sorrise appena, accennando sulla sua espressione un tocco malinconico e nostalgico dato anche dai suoi occhi lucidi. Lo voleva, gia, desiderava infinitivamente abbracciare quel corpo freddo finalmente dopo giorni, giorni di agonia nei quali none ra riuscito a sopportare la sua lontananza fisica. Là, chiuso in una bara bianca, del colore del latte e delle nuvole, solo e in preda all'indecisione, al rimpianto e alla paura. Rosiel era stato al suo fianco, foccando con le proprie dita la superficie lucida della bara, sospirando e sbuffando, cercando di incoraggiare Catan ad uscire allo scoperto e scridandolo con capricciose affermazioni...
    Ed era sangue, sangue e ancora sangue quello che macchiava le sue mani colando dalle sue labbra serrate. Sangue di angeli sperduti, decaduti, il suo cibo. Rosiel si era addirittura premurato di portaglielo per non far soffrire Catan durante la mutazione.
    L'angelo più bello dei celi si avvicinò ancora di più socchiudendo gli occhi. Non riusciva a reggere il suo sguardo, non riusciva a mantenere alte le proprie palpebre per fissare le sue iridi dello zaffiro più puri, come la sua anima.E tutto ciò era assurdo da parte sua. Assurdo, come solo i suoi complimenti valevano per le sue orecchie... assurdo come l'arcano motivo che gli impediva di fissare i suoi occhi troppo a lungo.
    Lo baciò ancora, facendolo retrocedere di due o tre passi fino a fagli posare la schiena nuda al muro. Prese a toccare i suoi fianchi e a sospirare ogni attimo mentre teneva gli occhi chiusi, scoprendo altri lati di Catan che desiderava fossero suoi.
    La linea del suo petto, delle sue spalle, della sua schiena.
    Era tutto così bello, affascinante...

    "Catan... dimmelo ancora..."

    "Lei è bellissimo signor Rosiel."

    Ansimò con voce rotta, a quel punto fu suo il turno di chiudere gli occhi.
    Sentiva solo le mani delicate e vellutate del suo signore tracciare immaginarie linee sulla sua pelle, saggiare il terreno che avrebbe dovuto avvicinare più del dovuto al suo corpo, e scese, scese fino a raggiungere quella che era la sua eccitazione. Essa pulsò nella mano di Rosiel facendo fremere il proprietario che la resa più insistente e vivida con un gemito basso e roco.

    "Signor Rosiel... cosa fa?"

    Non ebbe risposta poichè improvvisamente il suo signore venne colto da un'eccitazione grandissima ghe lo fece tornare a baciare avidamente il suo sottoposto mentre lo spingeva in terra salendo su di lui e mugolando tra le sue labbra, intrappolato questa volta in un vero bacio pieno di passione e frenesia.
    Si mosse lentamente su di lui percorrendo il suo petto glabro con le proprie mani e sospirando mentre non smetteva di fissare l'angelo sotto di se attraverso le proprie ciglia socchiuse che offuscavano l'immagine rendendola ancora più eccitante.
    A quel punto Catan smise di fare domande, tentò di allunare una mano verso un fianco di Rosiel ma subito cambiò idea, attirato dai suoi magnifici capelli dai riflessi argentei.
    Una volta che ebbe afferrato una sua ciocca quasi in punta li fissò per pochi istanti prima di rivolgere completamente la propria attenzione verso il corpo di Rosiel che veniva scoperto pian piano dal suo propritario ad ogni nuova vampata di calore ed eccitazione.
    L'ultimo e minuscolo barlume di lucidità abbandonò la mente di catan in un istante quando riuscì a toccare la pelle diafana del suo signore, partendo da una coscia e finendo sulla sua schiena, regalando numerosi brividi a Rosiel che s'inarcò appena facendo scivolare i propri capelli dalle sue spalle quando la testa si reclinò.

    "Signor Rosiel è bellissimo. Bellissimo..."

    "Ancora, dimmelo, dimmelo ancora."

    Il tono della sua voce si era spezzato, abbassandosi un po', arrochendosi appenaed assumendo una delle sue tonalità leggermente maschili. Si spinse su di lui rimanendo appena alzato sul suo sesso eretto, muovendosi su di esso senza accoglierlo e dare di conseguenza soddisfazione e piacere ad entrambi.

    "E'... è bellissimo. Signor Rosiel... la prego."

    L'angelo più bello dei cieli gemette eccitato sentendosi sull'orlo dell'appagamento. Sentendo la voce di Catan spezzata pensò che era dedicata a lui e solo a lui, come i complimenti che suonavano tanto di rassicurazione e la lealtà con la quale il suo sottoposto lo seguiva.
    Si calò su di lui improvvisamente, interrompendo quel giochino esasperante e finalmente poté abbandonarsi ad un mugolio completamente appagato, a differenza di Catan che gemette forte, eccessivamente forse, colto da una sensazione nuova, sbagliata ma terribilmente giusta se accostata al suo signore. la propria vita, la vita altrui... nulla contava, contava solo il suo signore.
    Questo suscitò una tenue risata di Rosiel che smise subito dopo essersi mosso appena sul sesso di Catan, gemendo flebilmente.
    Aveva adottato un ritmo lento ed estenuante, come prima non aveva intenzione di appagare nessuno dei due in principio, era sempre titubante e pensieroso nelle sue azioniin quel momento, risultavano capricciose come quelle di un bambino.
    D'improvviso però prese a muoversi veloce e Catan s'inarcò sotto di lui socchiudendo gli occhi lucidi di piacere. Non voleva chiuderli, no, non l'avrebbe fatto perchè sarebbe stato un affronto nei confronti di quella persona che tanto amava ed adorava. Doveva osservare la sua pelle liscia e perfetta, candida e profumata che ricordava tutto ciò che di bello esisteva, doveva fissare i suoi capelli lunghi ed ondeggianti dai riflessi eterei e i suoi occhi dichiusi, celati dalle ciglia scure, tinti di un dorato tanto pregnante da sfociare nell'irreale.
    Eppure era li, era vivo e bellissimo.
    Lo sentì gemere eccitato ed aumentare il ritmo delle sue spinte sul suo sesso, vedendo una mano candida scivolare tra le proprie gambe insoddisfatte e prendere a giocare con il proprio sesso in punta per dare a se stesso quella sensazione di inappagatezza, o forse, semplicemente, per resistere ancora un po' seguendo quell'andamento eccitante.

    "Giura... giura adesso... che non mi lascerai più. Giura!"

    Gemette forte Rosiel aprendo gli occhi lucidi che per lo sforso accumularono entrambi una piccola lacrima che colò sorpassando l'argine, scedendo la prima lungo una guancia mentre la seconda cadde solitaria sul petto di Catan.

    "Lo giuro. Lo giuro signor Rosiel... non me ne andò... non vi lascerò... mai. Mai più... lo giuro."

    A quel punto Rosiel si morse il labbro inferiore, uno dei rosei petali scomparve per qualche istante prima di essere liberato ed invaso di nuovo rossore e bellezza, reso leggermente lucido dalla saliva. le sue labbra si aprirono maggiormente per emettere il gemito di sfogo dell'angelo più bello dei cieli che sinarcò ancora per una seconda volta, spingendo ritmicamente sul sesso di Catan, lasciandolo entrare ed uscire veloce dal suo corpo e facendo altrettanto con la propria mano sulla sua erezione.
    Catan gemette più forte mentre s'inarcava liberando il suo corpo dall'eccitazione che fluì in quello del suo signore. Rosiel emise un suono più acuto, un gemito che scaturì dalle labbra socchiuse mentre l'eccitazione raggiungeva il suo culmine macchinado la propria mano e il ventre dell'angelo sotto di se.
    Rimase un po' fermo, ad occhi chiusi, con il respiro ansante e il cuore che pulsava veloce.
    Si lasciò poi scivolare lentamente sul corpo di Catan, aveva tutta l'intensione di riposarsi un po' tra le sue braccia, sentendo le dita affusolate dell'angelo sotto di se che carezzavano la sua schiena.

    Immenso e rosso
    Sopra il Gran Palais
    Il sole d'inverno appare
    E scompare
    Come lui il mio cuore sparirà
    E tutto il mio sangue se ne andrà
    Se ne andrà in cerca di te
    Mio amore
    Mia beltà
    E ti ritroverà
    La dove tu sei.


    (Da Prevert, Poesie d'amore, "Immenso e rosso")


    ****


    Note di fine ficcy:
    Allora, comincio col dire che è la prima che scrivo su Catan e Rosiel e un po' ero in pena per il risultato... spero che nonsia tanto brutta.
    In realtà avrei altre fanfiction in esecuzione ma non sono ispirata perciò mi sono dedicata ad una a capitolo unico. Temo che sia una PWP però ç.ç mi dispiace tanto ma morivo per modificare questa scena XD
    Ho aggiunto dei dialoghi e delle scene, dimenticandone altre come quella di Doviel che dice che sono matti ù.ù perdonatemi...
    Ciau a tutti ^^
    P.s.
    Dedicata a My Love... anche se a suo parere il mio modo di scrivere è da diabete con troppe altisonanze XD o almeno così ha detto se non erro ù.ù ma è il mio modo di scrivere ù.ù
     
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  2. Le chat noir+Astaroth+
     
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    bellittima *_____________*
     
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  3. Inoue Kurosaki
     
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    bè devo dire mi piace....io sono negata a scrivere^^però è interressante
     
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  4. _-Liris-_
     
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    Grazie tante **
     
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3 replies since 23/8/2009, 19:37   100 views
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