Belive me.

“Che razza di persona sono?” fissava quella chiazza sul pavimento chiedendo a sé stesso per quale motivo non aveva reagito.I tasselli del parquet, i suoi pantaloni aperti e sporchi, cacciò un lamento e crollò seduto, spalle al termosifone…Miyagi gli aveva dato quello spettacolare contentino nella speranza di sedare i suoi sentimenti una volta per tutto. L’aveva preso per un bambino capriccioso, l’aveva trattato come un… Strinse i lembi dei pantaloni e chiuse le gambe… Lo odiava, cazzo! Lo odiava! E si sentiva un maledetto pazzo perché, andiamo, come si fa ad amare tanto qualcuno o allo stesso tempo volerlo prendere a calci dalla mattina alla sera?
Si passò due dita sulle labbra.
Che primo bacio di merda.
Dato per fare un dispetto e non per amore. Avrebbe dovuto morderlo, dargli una sonora ginocchiata nelle palle e morsicarlo fino a fargli uscire il sangue!! Ripagarlo per quella mancanza di rispetto con una frattura alle parte basse e una vocina acuta da coro di voce bianche. Strozzò un singhiozzo contro il palmo della mano mentre la stanza attorno a lui si divideva e si riuniva, vorticando paurosamente. Si stava sentendo male,merda. La vergogna , la rabbia e quella crisi di pianto lo stavano stendendo. Si lasciò cadere su un fianco, il braccio sinistro a coprire la testa…

Ti odio Myagi!!!! E mio odio anch’io perché so non è vero!


.....


Myagi si rivoltava sotto il giaccone che si era buttato addosso a mo di coperta, nell’inutile tentativo di trovare una posizione che le conciliasse il sonno. Gemette, e girandosi per l'ultima volta, i cuscini decisero che era giunto il momento di sfrattarla. Volo giù di testa, battendo la tempia contro un libro lasciato per terra da Kamijo … Sbuffò toccandosi indolenzito il punto dell’impatto, per quanto facesse l’espressione sconvolta di Shinobu e le sue lacrime lo tormentavano.
“Che pezzo di merda sono stato…”
Si spettinò con entrambe le mani , lo aveva, se non praticamente, spiritualmente violentato. Era stato così goffo in quel momento ed era venuto quasi subito. Chi ha detto che il primo bacio non si scorda mai, molto probabilmente non pensava a un’esperienza traumatizzante come quella.
“...Quel pianto è stata una reazione più che naturale.”
Si battè le mani in faccia, ma che gli stava succedendo?
-BASTA DEVO SMETTERE DI PENSARCI!-

Tornò sul divano e si coprì col giaccone “Con questo avrà capito che il destino non esiste…”