A P N E A

un amore che soffoca

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  1. ~Swì.
     
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    Scritta insieme da un mio amico, volevamo fare il libro, ma poi.. Mbah.
    Aggiorno pian piano ( ho tutti i capitoli XD )

    Personaggi:



    Nome:Chanel
    Cognome: Lombretti
    Nazionalità: Italiana, Milano.
    Occupazione: Studentessa
    Anni: 18 anni, 23 agosto
    Capelli:Castani naturali, attualmente tendenti al rosso
    Occhi: Marroni
    Alettzza x Peso: 1.65 x 52
    Ama:vive per la moda, si veste solamente in modo elegante
    Odia:odia qualsiasi maschio, tranne Mike
    O. Sessuale:Gay
    Credits:DeviantArt , Xxchange

    Nome:Leonardo
    Cognome: Marini
    Nazionalità: Americana, Brooklyn.
    Occupazione: Studente, modello, ragazzo immagine.
    Anni: 18 anni, 15 settembre
    Capelli:Neri
    Occhi: Blu
    Alettzza x Peso: 1.86 x 76
    Ama:le azioni spericolate, la libertà, sesso
    Odia:il caldo, l'amore, se stesso
    O.Sessuale:Bisessuale
    Credits:DeviantArt , Bloddroppe

    Nome:Linalee
    Cognome: Allison
    Nazionalità: Americana, Brooklyn.
    Occupazione: Studentessa, cameriera.
    Anni: 19 anni, 21 aprile
    Capelli:castani
    Occhi: Verdi
    Alettzza x Peso: 1.72 x 66
    Ama:ballare, la verità
    Odia:la falsità, il futuro
    O.Sessuale:Eterosessuale
    Credits:DeviantArt , JaquelineVanek

    Nome:Mike (Michele)
    Cognome: Ludi
    Nazionalità: Italiana,milano.
    Occupazione: Studente
    Anni: 19 anni, 24 maggio
    Capelli:Biondi
    Occhi: Azzurri
    Alettzza x Peso: 1.92 x 79
    Ama:tutto ciò che è dolce e tenero
    Odia:il denaro, l'avidità, la possessione
    O.Sessuale: Gay
    Credits:DeviantArt , Negshin

    Nome:Rachele
    Cognome: Rossetti
    Nazionalità: Italiana,milano.
    Occupazione: Studentessa
    Anni: 18 anni, 23 novembre
    Capelli:Neri
    Occhi: Verdi
    Alettzza x Peso: 1.70 x 69
    Ama:se stessa
    Odia:gli altri
    O.Sessuale: Bisessuale
    Credits:DeviantArt , Hellwoman

    Nome:Simona
    Cognome: Ludi
    Nazionalità: Italiana,milano.
    Occupazione: Studentessa
    Anni: 19 anni, 24 maggio
    Capelli:Biondi
    Occhi: Azzurri
    Alettzza x Peso: 1.76 x 62
    Ama:i soldi
    Odia:la generosità
    O.Sessuale: Eterosessuale
    Credits:DeviantArt , Xxchange

    Titolo Fiction: A P N E A
    Capitolo: 1 - Coma
    Parte: 1 - Resurrection
    Immagine: Deviantart
    Grazie a: KL Chan


    Apro gli occhi, spalancati sul soffitto dove vi è il calendario dell' erboristeria, fisso come tutte le mattine da quando sono nato, le foglie. Perchè dalle piante, rimango colpito da quelle. Tutte identiche, e qualcuna deformata; che viene chiamata diversa, nonostante sia verde e nata dalla stessa madre; è accartorciata e a macchiette marroni, ma è diversa, strana, inuguale. Come se provenisse da un altro albero. Smetto di pensare alle foglie, che devo far silenzio. Appoggio i piedi sul tappeto costosissimo di mia madre, sono gli inizi di settembre e come sempre devo prepararmi per andare a scuola. Butto lo sguardo sulla sveglia, le 6:59, la blocco due secondi prima che diventino le sette e scappo in bagno. Tutte le stanze sono chiuse a parte lo studio di mia madre, che starà lavorando a un altro suo libro giallo. Neanche si è accorta che gli sto passando davanti, continua a fisssare il monitor del computer e a battere sulla tastiera, intanto sono arrivato alla porta, l'apro ed eccomi all'interno di un bagno immenso. Per molte persone il nostro bagno è la loro sala più grande, per noi è la più piccola. Vi è la vasca idromassaggio, un lavandino dai rifinimenti dorati e le mattonelle son dorate e nere. Sembrerebbe tratto dalla sceneggiatura di un film, ma in realtà è stato ideato da mio padre; un manager molto famoso, colui che accompagna chiunque alla scala del successo, ma comanda lui, nessuno si è mai opposto al suo volere. Mio padre può arrivare ovunque. Mentre riscaldo la vasca, inizio a spogliarmi, poggiando la canottiera bianca e i boxer dello stesso colore sul gancetto. Mi tuffo, e mi faccio rilassare da quel rumore e movimento. Penso che sono arrivato all'ultimo anno, e che ci sarà l'esame. Ho sempre passato tutti gli anni scolastici con la media del 9, non avrò problemi a compilare tre o quattro foglietti su due materiucce, e tantomeno a parlare davanti ai miei insegnanti; sono abbastanza carismatico e poi mi adorano,non riescono a sfuggirmi. Nonostante tutto non ho voglia di ritornare a scuola e ripetere sempre i soliti e monotoni giorni in 5M, è l'ultima sezione dell'ultimo anno. La mia scuola è un odontotecnico, quindi uscito da lì dovrò prendere l'università e studiare medicina, e diventare un dentista; proprio come vuole mio padre. Esco dalla vasca, mi ricopro con l'asciugamano e mi incammino verso la mia camera. In poco tempo mi asciugo e mi vesto, nel frattempo mia sorella si è svegliata. Accendo il cellulare, non ho il pin; perchè non riesco ancora a trovarne uno, e compaiono sul display tre nuovi messaggi, apro il primo: Chanel, "Passami a prendere alle 7:30, solito posto e ci sono anche novità! :P", sorrido chi sa che è successo. Ho già la curiosità di sapere le sue novità, adoro quando le capita qualcosa e lei, la mia migliore amica non perde un secondo a dirmele. Gli altri due messaggi sono da parte di due ragazze che mio padre crede che siano di una buona famiglia, così mi dovrei tenere in contatto con loro, ma non ci trovo niente di speciale in due ragazze stra piene di sè. Oppure forse è proprio perchè son delle ragazze che non mi affascinano più di tanto? Non ne ho idea. I capelli biondi e lunghi che mi ricadono sul viso son ancora umidi, ma non ho tempo da perdere. Devo raggiungere Chanel, afferro il casco, lo metto in testa, esco di casa agguanto lo zaino e mi catapulto sulla mia Yamaha, ultimo modello, nera scintillante. Percorro un po' di strada e per le 7:29 sono davanti al supermercato dove mi ritrovo con Chanel, eccola lì con i capelli rossi fiammeggianti e gli occhi verdi smeraldo che mi aspetta. Mi corre in contro sorridendo, accenno un sorriso anche io, tanto non potrà vederlo c'è il casco integrale a coprire il mio volto.
    - Avanti, togliti quella maschera! - Proferisce, cercando di darmi un ordine ma sta scherzando:
    - Come sono andate le tue vacanze in Egitto e Brasile? - Già, vero quest anno sono stato là in vacanza.
    - Non male - le rispondo, mentre libero il mio volto, e fisso con i miei occhi cristallini il volto di lei.
    - Ouff. Non sai quanti darebbero la propria vita per raggiungere uno di quei posti e tu... tu rispondi con -non male-? Pensa a me che son andata solamente una settimana in un albergo a due stelle a Viareggio... - Adesso arrossisce e cerca di trattenersi dal ridere, la novità sta arrivando.
    - Eh beh.. Sai, ho conosciuto una persona.. e, mi sono innamorata dovresti proprio vederla viene a scuola nostra è in 5A! - In quella stessa sezione ci sta la mia gemella Simona, chiara in tutto come me, ma non ha il mio metro e novantadue centimetri, è molto più bassa.
    - Allora vedi, che non si deve girare il mondo per trovare qualcuno; a volte è anche dietro l'angolo. -Sorride anche lei, mi da un bacio sulla guancia, monta dietro di me, ci infiliamo il casco e slittiamo a scuola. Allora, chi di 5A ha rubato il cuore della mia Chanel? Non riesco a non pensarci, voglio vedere. Me lo immagino alto, castano, occhi scuri pelle abbronzata, muscoloso, dalle mani grandi e tenerone. Parcheggio la mia moto, come sempre sono in orario, tolgo il casco e la seguo, nel frattempo e lì che parla tutta entusiasmata di quel loro primo bacio:
    - ha delle labbra morbide, tenere e invitanti! - Me lo immagino sempre più un colosso tenerone. Una macchina si accosta, uno sportello nero si apre ed esce mia sorella, come sempre vestita all'ultima moda, come me del resto, tutti si voltano, ma lei non considera nessuno neanche me. Si incammina verso l'entrata dove c'è una ragazza scura anche lei, ultimo grido giovanile. Insieme sembrano le barbie.
    - Eccola! - Sento urlare da Chanel, sta morendo dalla voglia di presentarmelo. Sposto lo sguardo e.. Forse sarebbe stato meglio se non lo avessi fatto. Alto, quasi quanto me, magro, atletico; non troppo, nella media quel che basta a essere proporzionati in modo perfetto. Capelli lunghi, neri, tutti sul volto, scompigliati, ma perfettamente bello. Occhi scuri, molto scuri neri; che con il riflesso del sole diventano un blu intenso. Naso all'insù, un sorriso magnifico, una collata con le borchie al collo, due piercing ai bordi della bocca sul labbro inferiore, abiti scuri, stretti con scritto sulla maglia: "SUCK MY DICK", jeans stretti e scarpe alte. Magnifico, non avevo mai visto niente di più bello. Nemmeno un angelo. Era più un qualcosa di sovraumano, un alieno. Chanel. Chanel! Chanel... è perfetto. Sono davanti a noi, e io continuavo a fissarlo, stava dicendo qualcosa ma ero rimasto ipnotizzato, vedendolo meglio ha anche un piercing sulla lingua, e un tatuaggio che gli fascia il braccio con inciso un nome e una rosa che lo avvolge con le sue spine. Metto a fuoco. La voce di Chanel è alta, trema quasi sta cercando di scusarsi di qualcosa, ma non capisco di che si tratti, adesso mi concentro:
    - Scusatelo, a volte si perde..Lui è Mike, e lei è Rachele. - Indica la ragazza bassa e minuta alla destra del ragazzo splendente. Perchè mi presenta questa piccolina, dai capelli lungi castani e gli occhi del medesimo colore. Ci arrivo. Lei è il grnade amore della mia Chanel. Ma allora questo tipo..?
    - Piacere, Leonardo. - Idealizzo, si chiama Leonardo. Gli stringo la mano e dichiaro il mio nome, neanche un sorriso continuo solamente a studiarlo. L'ho già visto. Ma certo! Il nostro rappresentante d'istituto della soccursale!
    - Ma non sei il rappresentante d'istituto della soccursale? -
    - Sì, ma ho cambiato scuola. Son venuto alla sede. -
    Annuisco, afferro Chanel per un braccio e la trscino nella nostra sezione; dato che anche la seconda campanella era suonata. Non ho mai fatto tardi nell'ingresso scolastico. Forse mi sono risvegliato da quel mio stato in coma. Mi sono risvegliato, sto vivendo il Mike che ho sempre aspettato, quel ragazzo.. Leonardo. Tu mi hai risvegliato, alieno. Mi posiziono sul mio banco, fisso l'insegnante che proprio in quel momento dichiara:
    - Il rappresentate della succorsale è quel ragazzo di 5A, lo riconfermiamo anche quest anno, al comando della nostra scuola. Insieme a te; Mike. Fate un ottimo lavoro insieme, e impara qualcosa da Marini, è un pezzo grosso nella nostra scuola. -
    Ottimo lavoro, insieme. Assicurato.







     
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    Titolo Fiction: A P N E A
    Capitolo: 1 - Coma
    Parte: 2 - Life
    Immagine: Deviantart



    Caldo. In effetti è ancora settembre. Scuoto le spalle, anche se sto parlando con me stesso a volte mi viene di reagire come se parlassi con una persona qualunque; ancor meglio se è uno sconosciuto. Mi avvicino, al parcheggio, saluto qualche compagno di scuola che mi sta davanti sorrido semplicemente o alzo una mano. Non ho voglia di comunicare. Raggiungo la moto, non controllo, in poco tempo sono già in viaggio per arrivare a casa, e non trovare nessuno. Nessuno che conosco. Nessun umano. Niente. Vuoto. Entro, mi tolgo il casco lo appoggio sul tavolo, rimetto le chiavi nei jeans, mi incammino verso il frigo, sperando di trovare un messaggio da parte di mia madre; nessuno. No c'è mai stato un suo messaggio, ma l'h0 sempre aspettato, un po' come succede nei film. Come al solito è pieno. Pieno di cibo che mangiano i miei coinquilini. Niente, di quel che piace a me. Lo richiudo, mi avvicino alla fruttiera, afferro una mela, e inizio a mordicchiarla. Forse è per questo che son magro, il cibo presente a casa non mi ispira, e i miei genitori neanche si preoccupano. Non gli interessa minimamente. Mi dispiaceva ci stavo male; un tempo. Ora, no mi stupisce e ferisce. Dopo cinque minuti, sento la porta aprirsi. Rumore. Strano. Di solito quando rientra ia sorella, c'è silenzio. Stavolta; caos. Lei che ride e scherza. Impossibile. Non mi sposto dalla mia posizione, continuo a gustarmi la mela, e poi eccola che arriva in cucina. Lei, alta per essere una ragazza, con il fisico di una bambola di porcellana, perfetta, come han sempre ripetuto fino alla nausea i miei genitori. Neanche mi saluta, sta solamente ridendo e parlando. Mai vista. Di solito si isola, non comunica con me; fa sempre finta di non conoscermi. Fin da piccoli siam sempre stati distaccati. Lei poteva scegliere. Io dovevo eseguire gli ordini dei miei genitori. Lei poteva. Io dovevo. Ecco un abbaio di luce, potentissimo, sento caldo, il cuore sembra che la prima volta mi dica di spostarmi di lì; senza che nessuno me lo avesse chiesto. Lui, è lì. Leonardo. Lo fisso, lo scruto, sta osservando il lampadario posto nella cucina, è silenzioso, mentre mia sorella parla senza fermarsi un attimo. è vestito come stamani mattina; dannatamente perfetto, bello. Bello e impossibile da raggiungere.
    - Hey, ci si rivede ! - Proferisce sorridendo in mia direzione, arrosisco e mi accorgo che non stavo neanche più masticando. Lo stavo fissando come un ebete, come quelli che fissano me, e io li vedo come dei ridicoli. Adesso il ridicolo, sono io. Non rispondo, lui segue e scappa dal frigo dato che mia sorella lo aeva chiamato per scegliere se mangiare i sandwich o la pizza. Roba troppo grassa, troppo animale. Indigesta. Adesso riprendo il controllo, le mani mi tremano, mi inumidisco le babbra, sono salate.. sto sudando per così poco. Inspiro lentamente e poi decido di sedermi, di sicuro andranno a mangiare sul divano. Ma lui perchè è qui? E perchè mi interesso a un ragazzo? Sto impazzendo, deve essere il caldo. Sbucano entrambi dalla porta, Simona per prima seguita da lui che fissa il triangolo di pizza rosso, si siede alla mia destra, rimango di marmo. Mia sorella subito dopo, accanto a lui e rirpende a parlare:
    - Come pensi di iniziare la ricerca? -
    - Una breve presentazione, niente di lungo o troppo dettagliato, qualcosa di semplice che possa incuriosire nell'apporfondimento. -
    - Concordo! -
    Ho capito, dovrà fare una ricerca con mia sorella. Già al primo giorno di scuola? Ma sto impazzendo?! Devo farla anche io! Ma come sempre, Chanel mi dirà cosa devo cercare e io lo farò, non ci sono scambi di opinioni, come sta succedendo in questa stanza. Mi soffermo sui suoi occhi, grandi, scuri, blu.. immensi, sorride sempre ed è gentile ma in realtà sono tristi e pieni di cattiveria, sono malvagi, severi, possessivi. Gli è arrivato un messaggio e parte una stupida e banale suoneria, lo afferra e in tre secondi risponde, lo richiude e poggia sul tavolo. Si alza e chiede dove sia il bagno, mia sorella gli indica il posto; ma lascia il cellulare sul tavolo. Simona, un attimo dopo si alza e si incammina verso camera sua; dovrà andare a rifarsi il trucco o a improfumarsi... Arriva il segnale del messaggio, ma con la vibrazione, essendo in equilibrio sul bordo cade. Mi precipito a raccattarlo, perchè è suo quel cellulare, non può essersi rotto. è come se fosse una parte di sè, lo afferro, nell'aprire per vedere se è ancora funzionante mi si apre il messaggio: "Stasera in camera mia ti farò assoprare la mia rivincita" abbasso lo sguardo, è salvato in rubrica come Brian. Alzo lo sguardo è appoggiato alla colonna della cucina, in modo molto sexy, un higno stampato sul volto, sembra stia scherzando ma i suoi occhi severi son arrabbiati. Si avvicina, mi porge la mano:
    - Posso riavere il mio cellulare? O ne devi leggere altri? - anche se sta sorridendo è infuriato. Mi fa paura. Glielo restituisco senza dire una paura e mi incammino in camera mia. Chiudo la porta a chiave, e mi distendo sul letto. Ho il fiatone e sto sudando freddo. Inizio ad analizzare le cose pian piano.. è un ragazzo bellissimo, forse l'unico; che stasera starà in camera con un altro ragazzo e non è neanche la prima volta.. è gay? Cerco di riprendere un po' di lucidità. E cosa sta succedendo a me? Perchè non riesco ad evitarlo come tutti gli altri ragazzi? Perchè mi affascina così tanto? Sono anche io gay?Mi avvicino al cassetto, prendo una delle droghe che mi passa Chanel, non voglio più pensare. Ne faccio il suo abuso, chiudo gli occhi e tutto diventa buio, perchè deve essere così. Nero.



     
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